Il 26,8% delle sospensioni è riferito ad imprese del settore commercio e alberghiero
Boccata d’ossigeno per le imprese, sia per la sospensione del pagamento delle rate per un controvalore di 15,6 miliardi di euro, sia per una maggior liquidità a disposizione delle imprese di 1,9 miliardi.
Lo rende noto l’Associazione bancaria italiana, a seguito del monitoraggio sull’ Accordo per il credito 2013, iniziativa attiva fino allo scorso 30 giugno e rinnovata con il nuovo Accordo per il credito 2015 tra Abi, Confesercenti, le altre Associazioni aderenti a Rete imprese Italia e le altre Associazioni di Impresa, in vigore fino al 31 dicembre 2017.
L’analisi delle sospensioni per attività economica evidenzia che il 26,8% è riferito ad imprese del settore commercio e alberghiero; il 14,6% all’industria; il 18,8% è riferito a edilizia e opere pubbliche; l’8,1% all’artigianato; il 6,3% all’agricoltura ed il restante 25,4% agli altri servizi.
L’Associazione bancaria italiana ricorda che il nuovo Accordo per il Credito 2015 consente di sospendere anche i finanziamenti che hanno già beneficiato di tale strumento negli anni passati, con la sola esclusione di quelli per i quali la sospensione è stata richiesta nei 24 mesi precedenti.
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