La poverta’ in Italia e’ da sette anni in aumento esponenziale: “si e’ passati, infatti, da 1,8 milioni di persone povere nel 2007 (il 3,1% del totale) a 4,6 milioni del 2015 (il 7,6%)”. Mentre “la povertà assoluta ha confermato il suo radicamento in quei segmenti della popolazione in cui già in passato era più presente: il sud, le famiglie con anziani, i nuclei con almeno 3 figli minori e quelli senza componenti occupati ? ma e’ anche notevolmente cresciuta in altri, prima ritenuti meno vulnerabili: il centro- nord, le famiglie giovani, i nuclei con 1 o 2 figli minori e quelli con componenti occupati”. Lo rileva il Rapporto 2016 di Caritas Italiana sulle politiche di contrasto alla povertà, pubblicato oggi.
L’attuale Esecutivo ha avuto l’indubbio merito di ‘scardinare’ lo storico interesse della politica italiana nei confronti della povertà”, continua il rapporto. “Nello scorso autunno – spiega il documento - la Legge di stabilita’ per il 2016 ha segnato una netta discontinuita’ rispetto alle scelte del passato, grazie ad uno sforzo senza precedenti: lo stanziamento di 600 nuovi milioni di euro per il 2016 e di 1 miliardo assicurato stabilmente a partire dal 2017″. Ed e’ stata prevista una legge delega per la complessiva riforma del settore, che porterà all’introduzione di una misura nazionale di contrasto alla povertà assoluta, il Reddito d’Inclusione”
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