PSB: Confesercenti, “Prioritario sostenere domanda interna, nel 2023 spariti 6,5 miliardi di consumi”

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“L’avvio del Piano Strutturale di Bilancio è un passaggio chiave per la nostra economia, che arriva in un momento dedicato: da un lato, i dati sulla finanza pubblica evidenziano una chiara tendenza al rientro del deficit; dall’altro, invece, le condizioni macroeconomiche di base sembrano volgere al peggioramento, soprattutto sul fronte dei consumi interni”.

Così Mauro Bussoni, Segretario generale di Confesercenti, intervenendo alla presentazione dello schema di PSB alle associazioni imprenditoriali a Palazzo Chigi.

“Occorre imprimere un’accelerazione al percorso di riforme che il nostro Paese deve necessariamente imboccare per risolvere i problemi strutturali che hanno gravato sulla crescita negli ultimi 20 anni. Arriva però in una fase non semplice. La revisione dei Conti nazionali ha rivisto al ribasso la crescita dello scorso anno, con una frenata sul 2022 più pronunciata di quanto ritenuto. Soprattutto, continua ad essere assente la spinta propulsiva dei consumi delle famiglie: la revisione contabile ha ridimensionato di -6,5 miliardi i livelli di spesa del 2023, con un saggio di crescita in negativo nei primi sei mesi del 2024 (-0,1%).  Anche nel turismo, a fronte di un incremento dei flussi di visitatori esteri, si percepisce il rallentamento della spesa dei turisti italiani”.

“La debolezza dei consumi interni è ormai un problema strutturale della nostra economia, che ha impoverito il Paese. In dieci anni, il peso della spesa delle famiglie sul Pil è sceso dal 60,5% al 57,5%: tre punti – e 60 miliardi di euro – in meno.  È dunque necessario continuare a sostenere la domanda interna: anche il riordino del sistema fiscale nell’orizzonte di lungo periodo deve alleviare il prelievo sul lavoro, e nell’immediato deve porsi il problema di come accelerare, anche attraverso un adeguato trattamento dei rinnovi contrattuali, il recupero di potere d’acquisto andato perso negli ultimi anni”

“Per lo sviluppo delle imprese, però, serve anche meno burocrazia. Questo vale pure per il Green Deal: la sostenibilità deve essere sostenibile, non un freno, soprattutto per le piccole e piccolissime imprese. Il concetto di sostenibilità deve essere invece declinato a tutto tondo. Ambientale, economica e sociale. Da sempre, l’attuale governo si è caratterizzato per una forte attenzione alla questione demografica. Siamo d’accordo. L’invecchiamento e la riduzione della popolazione italiana sono un problema sia per la sostenibilità del sistema previdenziale sia per l’economia e la società in generale.  Tra il 2014 e il 2024, la popolazione si è ridotta di oltre 1,3 milioni di unità. Questo calo ha colpito in maniera acuta i piccoli comuni con meno di 15mila abitanti, che hanno perso circa 800mila residenti. Nei borghi e nei paesi, invecchiamento e riduzione della popolazione stanno facendo saltare il tessuto imprenditoriale, con una perdita di ricchezza e lavoro che, a sua volta, accelera il processo di spopolamento dei piccoli comuni. Il PSB offre l’opportunità di avviare finalmente un vero processo di rigenerazione dei centri abitati: serve un sostegno ai negozi di vicinato, essenziali per il tessuto economico e sociale delle comunità. E anche per il turismo è fondamentale continuare a investire nella qualità dell’offerta, nella promozione del territorio e nella sostenibilità ambientale. Riflettendo anche sugli effetti del ‘cambiamento climatico’ che avrà un impatto significativo sul comparto, influenzando sia le destinazioni che la durata delle stagioni”.

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