I tassi di interesse dell’area euro restano al minimo storico dello 0,25 per cento. Lo ha deciso la Banca centrale europea, a dispetto dei nuovi rallentamenti dell’inflazione che avevano spinto alcuni analisti a ipotizzare un taglio. Le attese prevalenti erano invece per il mantenimento dello status quo.
Lo scorso novembre la Bce aveva reagito a un primo rallentamento dei prezzi tagliando i tassi di un quarto di punto, in risposta ai rallentamenti dell’inflazione. I dati preliminari di gennaio hanno segnalato una nuova e inattesa frenata del caro vita, allo 0,7 per cento. Un valore sempre più lontano dall’obiettivo ufficiale dell’istituzione, che vuole l’inflazione inferiore ma vicina al 2 per cento sulla media di 18-24 mesi.
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