Il ritorno in zona rossa dell’Italia pesa sulla fiducia. Il dato di marzo rispecchia fedelmente, purtroppo, la situazione di perdurante crisi che si rileva tra le famiglie e le imprese dei servizi, del turismo e del commercio, sostanzialmente le uniche sottoposte ancora a limitazioni delle aperture, mentre per industria manifatturiera e costruzioni la situazione economica pare indirizzata verso una normalizzazione.
Così l’Ufficio economico Confesercenti commenta, in una nota, i dati diffusi da Istat sulla fiducia di consumatori ed imprese di marzo.
Per le famiglie contano molto, ancora, le incertezze sul futuro, il successo della campagna di vaccinazione e la stabilizzazione della situazione dei contagi. Dal lato delle imprese, invece, per quelle turistiche l’indice continua a scendere e perde altri 4 punti, mentre per il commercio al dettaglio, dove l’indice diminuisce sia per la grande che per la piccola distribuzione, quest’ultima continua a segnalare flessioni più marcate: la valutazione sulla situazione economica continua ad essere negativa.
Serve un cambio di passo per la ripartenza e per il Paese. Chiediamo al Governo scelte incisive, rapide ed adeguate non solo sul fronte dei sostegni ma anche nel segno di una pianificazione volta alla riapertura delle attività economiche. Le imprese, dopo un anno di dure limitazioni, sono allo stremo: il sostegno più importante e sostenibile nel lungo periodo è quello di assicurare la possibilità di lavorare, garantendo il massimo rispetto dei protocolli di sicurezza.
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