”Vorrei provare a gettare acqua sul fuoco e tranquillizzare i cittadini: tutti, comuni e governo, dovremmo impegnarci a fare il massimo perche’ i cittadini non paghino. Pero’ se anche qualcuno dovesse essere chiamato a
versare l’imposta, voglio chiarire che parliamo di cifre molto basse, al massimo l’1 per mille”. Lo assicura il sottosegretario all’Economia Pier Paolo Baretta in una intervista al Messaggero a proposito della mini-rata Imu che si
dovrebbe pagare a gennaio.
Ma, spiega, ”e’ piu’ una questione di principio. Il punto e’ che diversi Comuni hanno avuto la possibilita’ di alzare l’aliquota dell’Imu sulle prime case quest’anno”. Ma la chiusura dei bilanci preventivi e’ stata prorogata, di comune accordo, ”fino al 30 novembre. Sottolineo preventivi. Non si puo’ andare avanti cosi’. Siamo arrivati alla fine dell’anno e ancora non possiamo sapere quali e quanti Comuni hanno alzato o alzeranno l’aliquota Imu”.
A oggi, comunque, ”il decreto e’ ancora in fase di elaborazione e conviene attendere il testo finale. Ma l’aliquota base piu’ tutto l’aumento del 2012 dovrebbe essere coperto”. E quindi ”nei Comuni in cui l’aliquota e’ rimasta quella base, al 4 per mille, non si dovrebbe pagare nulla. Se, per esempio, lo scorso anno il prelievo e’ stato portato al 5 per mille, comunque non si dovrebbe pagare nulla. Nei Comuni in cui, invece, quest’anno sono state alzate le aliquote al 5 o al 6 per mille, si pagherebbe la meta’ dell’incremento, quindi tra lo 0,5 e l’1 per mille”. In ogni caso si cerca ”di fare in modo che a pagare comunque non siano i cittadini. Su questo punto con l’Anci c’e’ un dialogo aperto”. Quanto alle banche, ”capisco la reazione, ma abbiamo preferito non caricare sui cittadini nuovi pesi sotto forma di accise”.
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