Ponte 2 giugno: Assoturismo – CST, 7 milioni di pernottamenti nelle strutture ricettive, occupate tre camere su quattro

Messina: “Segnali positivi, anche se i margini si riducono. Attenzione al fenomeno abusivismo” 

Se è una prova generale dell’estate, non può che indurre ottimismo. Per il sistema turistico italiano, le previsioni per il ponte per la Festa della Repubblica del 2 giugno sono all’insegna della crescita: nelle strutture ricettive ufficiali risultano prenotate tre camere su quattro, per un totale di 7 milioni di pernottamenti, ai quali si devono aggiungere anche le presenze nelle seconde case.

E’ quanto emerge dalle rilevazioni condotte da CST – Centro Studi Turistici per Assoturismo Confesercenti sull’analisi della disponibilità di camere sui vari portali delle OTA. Per il periodo del ponte (dal 1 al 5 giugno) si rileva un tasso medio di occupazione del 75%, con punte più elevate per le località marine, dei laghi e delle città d’arte. Saranno soprattutto gli italiani che trascorreranno qualche giorno di vacanza nelle diverse località della penisola, anche se non mancherà il movimento straniero, soprattutto verso le località marine, dei laghi e delle città/centri d’arte.

Complessivamente, per queste ultime, il tasso di occupazione delle camere disponibili online è dell’80%, per le località balneari 81%. Molto richieste anche le località dei laghi, che registrano un’occupazione media del 78%. Risultati positivi anche per le località di campagna e collina, che raggiungono tassi di occupazione del 75%, mentre per quelle termali e montane i tassi di occupazione risulterebbero rispettivamente del 70% e del 69%.

“Complessivamente, il ponte della Festa della Repubblica conferma il momento positivo del turismo”, commenta Vittorio Messina, Presidente di Assoturismo Confesercenti. “Una ripartenza che le imprese, però, non possono cogliere ancora in pieno: la corsa dell’energia sta erodendo i margini e aumentano i costi dei servizi offerti ai clienti. Servono sostegni: le misure prese fino ad ora non bastano. E serve tenere alta l’attenzione anche sul fenomeno della ricettività abusiva, che ci segnalano in crescita in tutta Italia: a Pasqua, nella sola Venezia, sono stati rilevati tramite i dati cellulari 20mila ‘turismi fantasma’, non registrati presso nessuna delle strutture ricettive ufficiali”.

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