Terremoto, Gentiloni: via al decreto già la prossima settimana

Il Premier al Senato: già previsti 4 miliardi di risorse nella Legge di Stabilità, altri arriveranno


Terremoto, Gentiloni: via al decreto già la prossima settimanaIl decreto terremoto potrebbe arrivare già nei prossimi giorni. A dirlo è il Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, nel corso dell’informativa al Senato sulle conseguenze dell’emergenza in Centro Italia. “La prossima settimana – ha sottolineato – vareremo un decreto. Nessuno immagini che sia un ritorno all’indietro, sarà un passo avanti e molto mirato nei suoi obiettivi. Esso - ha spiegato il premier - sarà mirato a intervenire in alcuni punti e gangli l’accumulo di ritardi che finora non ci sono stati ma possono accumularsi nei prossimi mesi e che possiamo prevenire. Le risorse ci sono: 4 miliardi nella Legge di Bilancio – ha spiegato il Premier – e altri ci saranno, come ho anticipato personalmente al presidente della commissione europea Jean Claude Juncker”. Il Presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni ha poi voluto esprimere il “commosso cordoglio dell’aula del Senato” ai “nostri concittadini del Centro Italia, sconvolto dal terremoto e dal maltempo”.

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“Siamo orgogliosi dei nostri soccorritori, sono cittadini italiani esemplari: forte e unanime deve essere il sentimento di riconoscenza per le 11mila persone intervenute che si prodigano per salvare vite”. Riferendosi, in particolare dell’albergo di Rigopiano ha aggiunto: “Credo sia stato messo in atto ogni sforzo possibile dal punto di vista umano, organizzativo, tecnico per cercare di salvare i dispersi”.

Promessa più attenzione anche per le imprese: “Saremo a lavoro con il commissario e tutte le strutture per dare alloggio e scuole e sostenere le imprese e l’agricoltura. Dobbiamo pensare all’emergenza ma anche alla prospettiva e al rilancio. Anche per questo il Governo sta lavorando con la Protezione civile, l’Anac, gli Enti locali: per rispondere alle sfide che questa terza crisi ci propone. Non dobbiamo ignorare l’impatto di questa terza difficile prova: la fragilità di questo meraviglioso territorio è storica ma il rischio che gli effetti di questa fragilità provochino una rassegnata disperazione va combattuto con tutte le nostre forze”.

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