Segnali di deciso recupero a marzo per le vendite del commercio al dettaglio – a confronto con il dato particolarmente depresso dello scorso anno – soprattutto per il comparto non alimentare, quello che ha maggiormente sofferto il lockdown. Ciononostante, rispetto a marzo 2019, l’indice è ancora inferiore di circa 6 punti.
Così l’Ufficio economico Confesercenti commenta i dati diffusi oggi dall’Istat sul commercio al dettaglio di marzo 2021.
In questa dinamica positiva, che segna il primo inizio di un recupero reale dopo molti mesi di forte crisi, stridono comunque sia la fortissima crescita dell’e-commerce (circa il 40% tendenziale) e soprattutto il fatto che le piccole imprese non sembrino partecipare alla “festa”. I piccoli negozi, infatti, nonostante l’incremento medio mensile continuano, infatti, a perdere terreno con il dato trimestrale che presenta ancora il segno meno.
Ripresa, dunque, che deve essere consolidata. In questa direzione, in attesa della boccata di ossigeno del Dl Sostegni bis che le imprese attendono da mesi, sarà determinante la disponibilità di risorse di un PNRR che abbia una visione alta e che riconosca la rilevanza per il futuro sviluppo del Paese di queste imprese, da destinare soprattutto al contrasto della desertificazione, alla rigenerazione urbana ed alla valorizzazione delle imprese di vicinato, con interventi mirati al ripopolamento delle attività di prossimità dei nostri territori”.
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