Il governatore di Bankitalia sul nuovo esecutivo: “Nessuno ha la bacchetta magica. Occorre progetto organico”
Le banche devono fare “gli aumenti di capitale” e quelli che li hanno fatti “stanno meglio”. Ma soprattutto gli istituti di credito “devono tornare a finanziare l’economia” e “fare pulizia nei bilanci”. Lo afferma il governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco in un colloquio con La Repubblica al G20 di Sidney. Sull’ipotesi di creare una bad bank, lanciata dallo stesso governatore al Forex, il governatore spiega che “basta anche una divisione interna: l’importante e’ che il mercato sappia e che le stesse banche abbiano chiarito a chi prestare denaro e a chi no”. In ogni caso, conclude, si tratta di “progetti che potranno coinvolgere non una singola banca ma gruppi di banche. Non da sole ma con una eventuale assistenza pubblica sotto forma di garanzie o altro. Vedremo, ci stiamo lavorando”. Nel corso dell’intervista, Visco ha commentato anche il neo-esecutivo Guidato da Matteo Renzi. “Nessuno ha la bacchetta magica. Prima di tutto vanno attuate le riforme già avviate e le decisioni prese, ma se partiamo dall’esigenza fondamentale di innalzare la capacità produttiva e fare gli investimenti, occorre un progetto organico, una prospettiva, una strategia”. Riferendosi al neoministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, Visco ha detto: “viene dall’Ocse, proprio lui ha firmato il documento sulla crescita discusso qui nel summit, dunque, come dice il commissario Ue Olli Rehn, sa quel che deve fare”. Poi un’amara considerazione: “è difficile fare le riforme durante una crisi ma poiché purtroppo, quando i tempi suono buoni, l’attenzione dei governi è meno presente, bisogna agire ora”. Sul tema delicatissimo dei conti pubblici e sul dibattito a proposito dello sforare o meno il tetto del 3%, Visco si è limitato a citare il collega inglese Osborne che, nel chiuso delle riunioni, ha avvertito: “Non si stimola la crescita distruggendo la finanza pubblica”.
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